Mappa del parco

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Una delle principali minacce per la sopravvivenza di molte specie animali è l'alterazione, la perdita e la frammentazione dei loro habitat. La strategia per la loro conservazione in ambito urbano – ma non solo - finora è passata prevalentemente attraverso la creazioni di parchi e aree protette, costituite per lo più da piccole oasi circondate da un territorio spesso profondamente alterato, senza una prospettiva di rete.


Foto di Andrea Colleoni - GFS

La tutela della biodiversità non può però essere affidata alle sole aree protette, che possono costituire i nodi di una più ampia rete ecologica. Le connessioni tra aree protette vicine, cioè i corridoi ecologici, sono infatti altrettanto importanti poiché consentono gli spostamenti e la diffusione degli organismi sul territorio. E i fiumi sono i principali - talora gli unici - corridoi ecologici naturali. Le caratteristiche dei corsi d'acqua (larghezza, struttura, rapporto margini-interno, lunghezza e configurazione delle diverse aree attraversate) determinano la funzionalità dei corridoi ecologici.

Il Lambro, dal Lago di Pusiano fino alla confluenza con il Po, è uno dei corridoi primari della Rete Ecologica Regionale lombarda (RER), un corridoio ecologico di fondamentale importanza per garantire la connessione ecologica e la diffusione degli organismi tra gli ecosistemi a Nord di Milano (PLIS della Media Valle del Lambro, Parco di Monza, Parco Nord, Dorsale Verde Nord, Parco della Valle del Lambro) e a Sud (Parco Agricolo Sud Milano, Parco dell’Adda Sud).

Il sistema fluviale del Lambro rappresenta dunque ancora la risorsa ecoambientale fondamentale per orientare la ricomposizione e la riqualificazione territoriale dell’intera Regione Urbana Milanese: un insieme eterogeneo e scomposto di aree abbandonate, parchi urbani, aree agricole, ambiti dismessi dall'industria, aree in attesa di utilizzo e valorizzazione, che può divenire un esteso parco territoriale e appartenere tanto al capoluogo quanto ai comuni di prima e seconda cintura.



Insieme a ERSAF - Ente Regionale per i Servizi all'Agricoltura e Foreste - abbiamo ottenuto un finanziamento Cariplo con il bando "Realizzare la connessione ecologica". L'importo è di 12.000 € e il nostro progetto finanzia uno studio di fattibilità sulla riqualificazione del territorio al confine est di Milano con al centro proprio il corridoio fluviale del Lambro. In particolare lo studio si concentra sul tratto del Lambro tra i confini settentrionali del PMVL e le aree comprese nei comuni di Milano, Sesto San Giovanni, Cologno Monzese, San Donato Milanese.

Lo studio di fattibilità definisce per il territorio a est Milano un progetto di rete ecologica polifunzionale, un futuro ecomosaico con diversi componenti:
  • aree centrali (core areas) - aree già sottoposte a tutela e a elevato contenuto di naturalità, generalmente di grandi dimensioni, con funzione di sorgente, per la diffusione degli individui verso zone limitrofe
  • aree cuscinetto (buffer zones) - aree contigue a quelle centrali, di transizione tra le aree centrali e le aree antropizzate, generalmente con funzione di protezione dagli influssi antropici diretti
  • corridoi ecologici (ecological corridors) - strutture lineari con la funzione di connettere le varie componenti della rete favorendo la dispersione degli individui e impedendone l’isolamento
  • pietre da guado (stepping stones) - aree puntiformi, generalmente con caratteristiche di habitat ottimale, o quasi, immerse in un territorio antropizzato, che però non costituisce una barriera insormontabile, utili come punti di sosta o di passaggio per specie migratrici.
  • aree di restauro ambientale (restoration areas) – nuove aree, derivanti da processi di rinaturazione per completare la funzionalità e connessione della rete ecologica



Una rete polivalente combina gli aspetti ambientali con gli aspetti sociali ed economici. Lo scopo non è quello di escludere l’uomo dalla natura o espellerlo dal paesaggio, bensì piuttosto modellare le sue attività e il suo influsso sull’ambiente in modo da consentire un comune utilizzo sostenibile.
La rete ecologica diventa quindi uno degli strumenti per lo sviluppo sostenibile e una invariante di riferimento nel governo del territorio. L'ipotesi di fondo che guida la proposta è proprio quella che le reti ecologiche siano una delle principali invarianti territoriali in grado di indirizzare lo sviluppo e la trasformazione - in senso ecologico e sostenibile - della città.

Leggi la presentazione dello studio di fattibilità.

Di seguito potete leggere la versione integrale dello studio di fattibilità RE LAMBRO - Il fiume nuova infrastruttura ecologica della metropoli milanese, a cura di Antonio Longo, Daniela Masotti, Alessandro Giacomel
marzo 2016




Reti ecologiche, un paradigma per la conservazione della natura nel XXI° secolo, Emilio Padoa-Schioppa
Politiche integrate e razionalità limitata, Anna Natali 
Introduzione. ReLambro: le ragioni e i caratteri dello studio di fattibilità (al) 

1. DALLA LAMBRETTA AL LAMBRO: MILANO METROPOLI ECOLOGICA  
Il Lambro al centro di un grande progetto di ridisegno metropolitano dell’Est milanese (dd) 
Lambro territorio a elevato rischio idrogeologico: la responsabilità di una visione progettuale (dd) 
Ecologia necessaria: la rete ecologica, i parchi e le acque come infrastruttura metropolitana (al) 
BOX. Che cos’è e come funziona la rete ecologica? (gb pd) 
Chi costruisce la rete ecologica: un sistema di responsabilità (gd) 
Un progetto in azione. La fattibilità sperimentata attraverso la gestione delle trasformazioni in tempo reale: praticare l’ingerenza ecologica (lb ed)

2. LAMBRO URBANO OGGI 
Il corridoio fluviale del Lambro milanese: il contesto di progetto (al) 
Descrizione e analisi di contesto (al, dm, gb)
Approfondimento sul rilievo dell’ecomosaico areale (gb, pd)
Funzionalità fluviale (gb)  
Il sistema ecologico del corridoio fluviale del Lambro
metropolitano: connettività ecologica e affondi ecosistemici (gb)  
Quattro affondi di caratterizzazione floristico vegetazionale (pd)  
I tavoli di progettazione: verso la comunità del Lambro (gd, ed) 
Situazione delle proprietà, inquadramento nella pianificazione urbanistica e utilità del masterplan (sc) 
Le risorse e le progettualità in campo: una sintesi (sc)  

3. UN PROGETTO FATTIBILE  
Un progetto fattibile (al)  
La comunità del sistema fluviale e i tavoli di progettazione (gd, ed) 
Il masterplan: elementi della rete (al, dm)  
BOX. Fiumi, ecologia e città in Europa: alcuni esempi (al) 
Approfondimenti progettuali e stima dei costi (pd,dm) 
Attuazione del progetto di fattibilità: analisi ecosistemica (gb) 
Monitoraggio degli interventi di deframmentazione territoriale (gb) 

4. FATTIBILITÀ ISTITUZIONALE  
Contratti di Rete Ecologica e Contratti di Fiume: dove l’uno e l’altro sono necessari e utili (dk) 

BIBLIOGRAFIA

ALLEGATI
(scaricabili dal sito www.contrattidifiume.it)
01 - Tavole:
- Elementi della rete: stato di fatto (n°4 tavole)
- Indice di Funzionalità Fluviale (IFF)
- Importanza funzionale delle aree dell’ecomosaico pre masterplan
- Masterplan di progetto (n°4 tavole A0)
- Importanza funzionale delle aree dell’ecomosaico post masterplan
02 - Elementi del progetto di fattibilità: ambiti, azioni e interventi
03 - Schede tipologiche di intervento e valutazione dei costi
04 - Computi metrici ambiti di intervento vegetazionale
05 - Indicazioni per la realizzazione degli interventi
06 - Indice di Funzionalità Fluviale: risultati estesi dell’analisi
sull’asta del fiume Lambro